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Intervista ad Andrea Nocifora, team gestioni patrimoniali Ersel, sui mercati azionari globali.
La fine del mese di marzo ha sancito la chiusura del trimestre migliore per i mercati azionari globali, e in particolare per quello americano, dal 1998 in seguito, invece, a due trimestri molto negativi a fine 2018. A contribuire ci sono state ragioni macroeconomiche, in primis lo stop al ciclo di rialzi della FED che si è orientata in modo decisamente più dovish, supportando il risk sentiment del mercato; in secondo luogo la possibilità sempre maggiore di un accordo tra Trump ed i policy maker cinesi per porre fine, o comunque un rilassamento, alla situazione legata alle guerre commerciali. Infine, ha contribuito anche un posizionamento abbastanza leggero degli investitori dall’inizio dell’anno.
Permangono comunque dei dubbi sulla crescita, in particolare legati alla crescita degli utili, con le stime di crescita per il 2019 che hanno continuato a scendere a causa soprattutto di una revisione al ribasso dei margini di profitto, mentre le stime sul fatturato hanno più o meno tenuto.
La differenza tra mercati sviluppati ed emergenti è minima. Di qua in avanti vediamo un upside rilevante soprattutto per gli emergenti, in particolare in caso di risoluzione della questione guerre commerciali, ed a livello settoriale continuiamo a puntare su settori tendenzialmente ciclici, come quello della tech, in particolare nel settore dell’industria internet software e servizi, che riteniamo avere la marginalità più alta e in caso di rialzi ulteriori del costo del lavoro rimane più insulata, con un ritorno sul capitale assolutamente migliore rispetto alle alternative.
Tra gli emergenti continuiamo a preferire l’Asia, invece in Europa non abbiamo una view particolarmente positiva sulle società orientate più sul lato domestico, mentre riteniamo ci sia dell’upside rilevante sulle società più globali, esposte per esempio al ciclo delle commodities, ed in generale a un’eventuale ripresa del ciclo globale del commercio, e più nello specifico su quello asiatico e cinese.
Comunicazione di marketing. Il presente video è destinato esclusivamente a scopi informativi/ di marketing non sostituendosi al prospetto informativo o ad altri documenti legali di prodotti finanziari ivi eventualmente richiamati. Nel caso, si prega di consultare il prospetto dell’OICVM/documento informativo e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento che può essere effettuata solo previa valutazione dell’adeguatezza del servizio o dello strumento finanziario rispetto al profilo individuato con il questionario MiFID. Solo la versione più recente del prospetto, dei regolamenti, del Documento chiave per gli investitori, delle relazioni annuali e semestrali del fondo può essere utilizzata come base per decisioni di investimento. Il presente video non costituisce né un’offerta né una sollecitazione all’acquisto, alla sottoscrizione o alla vendita di prodotti o strumenti finanziari o una sollecitazione all’effettuazione di investimenti. Ersel ha verificato con la massima attenzione tutte le informazioni rappresentate nel presente video e compiuto sforzi per garantire che il contenuto di questo video sia basato su informazioni e dati ottenuti da fonti affidabili, ma non garantisce della loro esattezza e completezza non assumendosi alcuna responsabilità. Ersel non si assume alcuna responsabilità circa le informazioni, le proiezioni o le opinioni contenute nel presente video e non risponde dell'uso che terzi potrebbero fare di tali informazioni, né di eventuali perdite o danni che possano verificarsi in seguito a tale uso. Il presente video può fare riferimento alla performance passata degli investimenti: i rendimenti passati non sono indicativi di quelli attuali o futuri. Le indicazioni e i dati relativi agli strumenti finanziari, forniti dalla Società, non costituiscono necessariamente un indicatore delle future prospettive dell’investimento o disinvestimento. È vietata la riproduzione e/o la distribuzione del presente video, non espressamente autorizzata.
Intervista ad Andrea Nocifora, team gestioni patrimoniali Ersel, sui mercati azionari globali.
La fine del mese di marzo ha sancito la chiusura del trimestre migliore per i mercati azionari globali, e in particolare per quello americano, dal 1998 in seguito, invece, a due trimestri molto negativi a fine 2018. A contribuire ci sono state ragioni macroeconomiche, in primis lo stop al ciclo di rialzi della FED che si è orientata in modo decisamente più dovish, supportando il risk sentiment del mercato; in secondo luogo la possibilità sempre maggiore di un accordo tra Trump ed i policy maker cinesi per porre fine, o comunque un rilassamento, alla situazione legata alle guerre commerciali. Infine, ha contribuito anche un posizionamento abbastanza leggero degli investitori dall’inizio dell’anno.
Permangono comunque dei dubbi sulla crescita, in particolare legati alla crescita degli utili, con le stime di crescita per il 2019 che hanno continuato a scendere a causa soprattutto di una revisione al ribasso dei margini di profitto, mentre le stime sul fatturato hanno più o meno tenuto.
La differenza tra mercati sviluppati ed emergenti è minima. Di qua in avanti vediamo un upside rilevante soprattutto per gli emergenti, in particolare in caso di risoluzione della questione guerre commerciali, ed a livello settoriale continuiamo a puntare su settori tendenzialmente ciclici, come quello della tech, in particolare nel settore dell’industria internet software e servizi, che riteniamo avere la marginalità più alta e in caso di rialzi ulteriori del costo del lavoro rimane più insulata, con un ritorno sul capitale assolutamente migliore rispetto alle alternative.
Tra gli emergenti continuiamo a preferire l’Asia, invece in Europa non abbiamo una view particolarmente positiva sulle società orientate più sul lato domestico, mentre riteniamo ci sia dell’upside rilevante sulle società più globali, esposte per esempio al ciclo delle commodities, ed in generale a un’eventuale ripresa del ciclo globale del commercio, e più nello specifico su quello asiatico e cinese.
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