Una boutique familiare indipendente con una dimensione rilevante e tale da poter pesare su un mercato sempre più competitivo, ma al tempo stesso da poter essere agile e flessibile nella gestione delle relazioni con la clientela. Questa è la realtà di Ersel Banca Privata che con circa 22 miliardi e mezzo di asset, oltre 330 professionisti, di cui 70 private banker è sempre più orientata a consolidare il suo posizionamento distintivo. Federico Taddei, Vicedirettore generale e Direttore Private Banking di Ersel Banca Privata, illustra i piani di sviluppo della banca tra crescita organica, attenzione alla clientela e consolidamento dell’offerta.
 

Crescita integrata e servizi distintivi

“Il nostro obiettivo è offrire ai clienti una gamma quanto più completa di servizi, in cui accanto a una parte core strettamente di investimento, gestione, advisory si mettono a disposizione una serie di expertise che contraddistinguono il private banking”. E proprio in questa direzione, Ersel sta investendo e potenziando sempre più i servizi di wealth planning, private insurance, corporate finance, family office. Senza dimenticare che dall’integrazione tra Ersel Sim e Banca Albertini avvenuta all'inizio del 2022, la società è ben posizionata anche sulla componente dei servizi bancari e credito lombard “che per noi e la nostra clientela è sempre più rilevante”.
 

Formazione e relazione per gestire il passaggio di ricchezza

“La relazione con il cliente resta per noi al centro di tutto”, spiega Taddei. Per questo continuiamo a investire in capitale umano e formazione per i nostri banker. Il modello di consulenza della banca si fonda su un approccio di team in cui professionisti più senior vengono affiancati da profili junior per favorire un passaggio di competenze e conoscenze.

“Vogliamo far crescere le nuove generazioni di consulenti, così da mettere a disposizione delle famiglie dei nostri clienti competenze trasversali e intergenerazionali che consentono di approcciare sia le generazioni più senior sia le generazioni più giovani”. Un tema questo prioritario, sottolinea il manager, considerando che in Italia al 2032 sono previsti 300 miliardi di passaggio di ricchezza. [...]
 

Giusto equilibrio tra capitale umano e ai

Tra i temi prioritari dell’industria non si può non citare l’impatto della digitalizzazione e dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. “Il nostro modello è sempre stato caratterizzato da un mix di people e tech business. Le nostre maggiori voci di spesa sono infatti per il capitale umano e per l’informatica”.

L’intelligenza artificiale, spiega Taddei, ha permesso di efficientare e snellire i processi amministrativi e operativi, abbassando anche i costi di service oltre a velocizzare l’attività di analisi, di CRM. [...]