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Affari & Finanza - Pag. 19

del 20-lug-2020

Venti miliardi di euro e una storia di tre generazioni nel segno dell'indipendenza. Le famiglie torinesi Giubergia e Argentero riescono a competere sul mercato italiano, dove la gestione dei patrimoni di rilevanti dimensioni è concentrata nelle private bank delle grandi banche commerciali.

Il raggiungimento della soglia importante dei 20 miliardi di asset under management assieme a quella di un patrimonio di 650 milioni è fotografato nel bilancio consolidato 2019 di Ersel Investimenti, la capogruppo controllata al 100% dalle due famiglie, che dal 2003 ha sede a Palazzo Ceriana, nella centralissima via Solferino di Torino.

Tutto è iniziato nel 1936, quando Giuseppe Giubergia, il nonno di Guido, aprì a Torino il suo studio di agente di cambio, riuscendo a intercettare clienti importanti. Alla sua morte il figlio Renzo, il padre di Guido, insieme al cognato Bruno Argentero prese le redini dell'attività. Renzo divenne presto uno degli operatori di borsa preferiti di Giovanni Agnelli. Guido Giubergia, attuale presidente e amministratore delegato del gruppo, segna la terza generazione. Dopo un periodo di specializzazione negli Usa, nel 1976 entrò "a bottega" e subito contribuì alla crescita del business di famiglia: il primo passo l'apertura dì un ufficio a Milano, seguita quattro anni più tardi dalla nascita di Ersel Finanziaria Mobiliare con l'obiettivo di sviluppare le attività di gestione dei patrimoni, la partecipazione a consorzi di garanzia e il collocamento titoli.

Anticipare i tempi è sempre stata la chiave del successo: nel 1984 furono i primi autorizzati da Banca d'Italia a debuttare nei fondi comuni con la creazione Fondersel, otto anni dopo si allearono con la prestigiosa banca londinese Warburg Securities per far nascere la Giubergia Warburg Sim. Nel 2015 rilevarono due importanti fiduciarie torinesi (Nomen e Simon) da Franzo Grande Stevens, "l'avvocato dell'Avvocato". Una scalata che tre anni fa li ha visti comprare la milanese Banca Albertini.

Ora Ersel sta allargando progressivamente il suo raggio di azione al private equity e all'immobiliare. Ersel ha chiuso un ottimo 2019, anche grazie al buon andamento dei mercati finanziari: ha raggiunto un utile consolidato di 35,7 milioni in crescita di ben il 571% sui 5 milioni dell'esercizio precedente, "annus horribilis" per tutte le asset class.

L'effetto Covid 19, comunque, ha convinto poche settimane fa i Giubergia ad adottare strategie prudenti, accantonando a riserva l'intero utile civilistico di 41 milioni, salvo rivedere dal prossimo primo ottobre la possibilità di distribuire il dividendo. A spingere la redditività è stato in primo luogo l'aumento delle masse, di cui 10,3 miliardi nel gestito, 3,1 miliardi nell'amministrato e 6 miliardi nell'attività fiduciaria. Poi sono arrivati 30,3 milioni di dividendi, di cui quasi 20 milioni dalla principale controllata Ersel Sim, 11 milioni di cedole da diversi investimenti azionari. Altri 7 milioni arrivano dalla partecipazione nella svizzera Cbi Holding (in carico a 124 milioni), nel cui consiglio d'amministrazione siede Guido Giubergia. Cbi Holding, è la capogruppo attraverso la quale la famiglia De Picciotto, azionista di maggioranza di Cbi Holding, controlla Union Baricaire Privée, tra le più importanti banche private ginevrine.

A Ersel Investimenti fanno capo, oltre a Banca Albertini e alle citate fiduciarie, anche Ersel Asset Management sgr che gestisce fondi comuni per un controvalore di 1,2 miliardi di euro, la lussemburghese Ersel Gestion International con masse per oltre 2,6 miliardi e Online Sim, piattaforma di investimenti online.

Ersel Immobiliare è la nuova controllata, già molto attiva attraverso i due veicoli Caradosso e Dante 97. Caradosso possiede un immobile nel centro di Milano valutato 27,8 milioni. Dante 97 è proprietario del complesso tra Corso Dante e Corso D'Azeglio, a Torino, già appartenuto alla Fiat Attraverso un'altra controllata, Simon Fiduciaria, è stato siglato a inizio anno un contratto preliminare di vendita per lo storico immobile di Via del Carmine a Torino.

Fuori dal perimetro di gruppo, la partecipazione più significativa di Ersel Investimenti è il ticket di quasi il 20% a fianco di Compagnia San Paolo e altre fondazioni bancarie in Fondaco Sgr che con oltre 15 miliardi di euro di masse gestisce alcuni fondi dedicati a investitori istituzionali.

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