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Guido Giubergia
Intervista a
Presidente
Francesca Giubergia
Presidente Online SIM
Fonte

MAG

PAGG. 29-32 - del 10-giu-2025
Banchieri da tre generazioni

Guido Giubergia è presidente di Ersel, una delle più grandi banche private indipendenti d'Italia. Erede del padre Renzo, scomparso nel 2010, sta iniziando a preparare il passaggio alla quarta generazione.

La terza generazione della famiglia Giubergia è saldamente al timone di Ersel, mentre la quarta si prepara al passaggio generazionale. Sono diverse le tappe che portano alla dimensione attuale del Gruppo, fondato nel lontano 1936, quando Giuseppe Giubergia aprì lo Studio Giubergia Agenti di Cambio in Torino, che alla fine della Seconda guerra mondiale si rafforza grazie all’apporto di Renzo che affianca il padre nell’attività, insieme al cognato Bruno Argentero. Risale al 1965 la fusione tra lo Studio Giubergia e lo Studio Treves, uno dei principali studi torinesi dell’epoca, che dà vita alla prima associazione tra agenti di cambio in Italia.

Nel 1976 la decisione di operare nella principale piazza finanziaria del Paese, inaugurando la sede di Milano. Nel 1984 Ersel Asset Management diventa la prima società di gestione autorizzata in Italia, mentre tre anni dopo, lo Studio Giubergia conferisce tutte le sue attività, tranne quella di intermediazione per conto di clienti istituzionali, a Ersel Finanziaria Mobiliare. Nel 2015 entrano nel gruppo due storiche fiduciarie torinesi - Simon Fiduciaria e Nomen Fiduciaria -, fuse nel 2018 per dare vita al polo fiduciario di Ersel (oggi Simon Fiduciaria).

Nello stesso anno avviene il matrimonio con Banca Albertini, storica boutique finanziaria milanese, e nel 2022 la trasformazione in Ersel Banca Privata, sotto la guida delle famiglie dei fondatori che ne detengono tuttora l’intero capitale, garantendo indipendenza e solidità al gruppo.

Ersel è stata pioniera in Italia nel lancio dei fondi comuni d’investimento (il primo è stato Fondersel nel 1984) e degli hedge fund, essendo stata la seconda società in Italia autorizzata a gestirli e collocarli nel 2000. Oggi il gruppo è specialista nella gestione di grandi patrimoni familiari, attraverso soluzioni d’investimento, advisory e servizi fiduciari, raggiungendo 22,5 miliardi di masse, 330 professionisti e oltre 70 banker. Guido Giubergia, nipote di Giuseppe estudio nel 1976, al termine degli studi in economia e dopo un periodo di specializzazione negli Stati Uniti, affiancando il padre, l’ingegnere Renzo, e contribuendo negli anni all’ampliamento organizzativo della società.

«Da ragazzo, avevo la passione per l’agricoltura, tant’è che ero titubante se iscrivermi ad agraria o a economia. Fu mio padre a persuadermi a seguire la strada della finanza, dando continuità all’azienda di famiglia. Non me ne pento. L’agricoltura oggi è il mio hobby», dice a MAG Guido Giubergia. Il suo passaggio alla guida di Ersel è stato naturale, seguendo le orme del padre Renzo, scomparso nel 2010.

«Papà era un uomo eccezionale, di esempio per le sue caratteristiche umane: intelligenza fuori dal comune, etica e correttezza. Ma era anche un gigante nel settore finanziario. I primi periodi vivevo un confronto irraggiungibile con lui. Abbiamo lavorato fianco a fianco, completandoci a vicenda», racconta Guido Giubergia.[...]

L’affiancamento con il padre ha aiutato Guido Giubergia nel passaggio di testimone. «La guida operativa dell’azienda era da molti anni nelle mie mani per cui ho avuto solo il trauma personale della perdita di mio padre. In quegli anni la banca era già ben presidiata e strutturata grazie al processo di managerializzazione avviato. E ora ancora di più». Guido Giubergia, oggi è il Presidente della banca, la cui gestione è affidata al ceo Andrea Rotti e a un gruppo solido di manager con una forte esperienza nel settore.

La quarta generazione è rappresentata da Francesca Giubergia, figlia di Guido, e dal nipote Andrea Rayneri, che seguono la gestione del Gruppo dall’alto, in qualità di consiglieri di amministrazione. [...] «Francesca ha trascorso 20 anni in Ersel, di cui circa due terzi in posizioni operative, partendo dalla gavetta e partecipando a tutti i CdA insieme a Andrea, che è entrato nel gruppo da 8 anni». Francesca Giubergia ha contributo significativamente alla governance, promuovendo la stesura di una family constitution, un documento che riassume la visione del ruolo della famiglia nel business, oltre che del Consiglio e dell’Assemblea di famiglia, ossia incontri di aggiornamento strategici e periodici.

«Si tratta di iniziative nate dopo l’osservazione dei comportamenti delle famiglie imprenditoriali particolarmente diffuse nel mondo anglosassone – spiega Francesca Giubergia – e dalla mia partecipazione ad Aidaf (il Chapter italiano di Fbn - Family Business Network, ndr). Penso che sia utile creare percorsi condivisi di consapevolezza e team building per parlare di business insieme, risolvere i conflitti, oltre che riflettere sui temi che riguardano tutti gli azionisti della famiglia, con scambi tra le diverse generazioni». [...]

Ersel si occupa anche di tutela dei grandi patrimoni familiari nei passaggi generazionali attraverso Simon WealthLex, società di avvocati interna al gruppo e creata per seguire gli aspetti operativi, legali e fiscali. Dal suo osservatorio privilegiato sulle imprese italiane, Guido Giubergia sottolinea che uno degli errori più comuni degli imprenditori consiste nella «presunzione, sbagliata, che i figli siano in grado di seguire le orme dei padri. Un buon imprenditore deve saper ascoltare le inclinazioni dei propri eredi e pensare per tempo al passaggio di testimone. Non bisogna infatti obbligare i figli ad entrare in azienda, come accade di frequente, mettendo a rischio il buon proseguimento del business familiare».

Francesca Giubergia dal canto suo ha aggiunto: «Ancora oggi alcuni passaggi di responsabilità sono compiuti troppo tardi, per un eccessivo accentramento degli imprenditori. È quella che viene chiamata la sindrome dell’immortalità. Non va trascurata l’importanza di delegare e investire su manager di esperienza in grado di supportare gli azionisti nel percorso di crescita di un’azienda».

«È fondamentale dotare l’impresa di un team che sappia gestirla indipendentemente dai familiari perché si impara più facilmente a essere azionisti che a diventare manager. Io sono orgoglioso di aver creato una realtà ben strutturata che continua a crescere», conclude Guido Giubergia.

Intervista a
Guido Giubergia

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