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Non scorderemo facilmente l’anno che sta per terminare. Segnato dalla pandemia e da una crisi economica senza precedenti, il 2020 resterà profondamente vivo nelle nostre memorie. Nonostante gli eventi negativi che si sono succeduti, l’ultimo scorcio dell’annus horrobilis del Coronavirus ha comunque portato qualche svolta positiva. E saranno proprio queste ultime novità a offrire un contributo per un 2021 meno avverso.

Nonostante i molti timori, le attese sono orientate all’ottimismo

Focus

La crisi sanitaria

Di sicuro, nei prossimi mesi, resterà saldamente in primo piano l’evoluzione della crisi sanitaria. Sarà principalmente su questo andamento che si focalizzerà l’attenzione nel corso del 2021.

In primis, un po’ più di fiducia sui prossimi mesi sarà concessa dal via libera all’accordo commerciale legato alla Brexit. Questo patto ha, infatti, preso la sperata direzione di un’intesa «soft» e ha così scongiurato, in extremis, il rischio di significativi contraccolpi per molte aziende che operano nel Regno Unito. L’accordo, siglato la vigilia di Natale, ha permesso di tirare un sospiro di sollievo a molti campioni del Made in Italy che temevano dazi, quote e controlli doganali in caso di un «no deal», vale a dire un divorzio senza contratto. Un altro tassello importante, che offrirà una grande chance in più sugli scenari del nuovo anno, è arrivato da Oltreoceano: nei giorni scorsi negli Stati Uniti è scattato il semaforo verde al tanto atteso pacchetto di rilancio post-pandemia. Il maxi-intervento da 2.300 miliardi di dollari preparerà il terreno a un 2021 di ripresa e, insieme all’avvio delle vaccinazioni in diversi Paesi, aiuterà a guardare con piedi più solidi all’anno che sta per iniziare.

Cosa aspettarsi dal 2021?
Fare previsioni sul futuro dei mercati non è mai stato facile. Questa volta l’esercizio è ancora più complicato. Le incertezze sono tante e le paure non mancano. Nonostante i molti timori, le attese delle grandi banche d’investimento e quelle delle case d’affari internazionali sono tutte orientate su un cauto ottimismo. Questo scenario è già in parte stato anticipato dai mercati azionari che si sono mossi in decisa risalita dal novembre scorso. A convincere è l’accelerata nello sviluppo di
molteplici vaccini efficaci contro il Coronavirus. Questo importante passo avanti porterà a una normalizzazione della vita sociale ed economica, probabilmente già a partire dalla prossima estate. L’aspettativa è che con la progressiva riapertura arrivi anche una rimonta delle principali economie. Secondo il Fondo monetario internazionale, la ripartenza sarà piuttosto vigorosa. Come reso nel dettaglio nell’analisi che segue più sotto, le nostre proiezioni sono più favorevoli di quelle del Fmi, con il Pil dei Paesi euro visto arrivare a un +5% a fine 2021, contro il +4,6% delle stime degli organismi sovranazionali (per gli Usa ci aspettiamo un +5,1% contro un +3,8% delle attese
sovranazionali, per la Cina un +8,5%, contro un +8,2%).

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