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Paola Giubergia
Intervista a
Responsabile relazioni esterne di Ersel
Fonte

La Stampa

PAG. 49 - del 29-set-2025
Festeggiamo i 100 anni di papà Renzo con un concerto che avrebbe amato

Giovedì l'apertura di Lingotto Musica dedicata al fondatore di Ersel. Paola Giubergia, la figlia dice a La Stampa: "Un audiofilo, per lui l'ascolto era intimo". 

Lo scorso 14 settembre Renzo Giubergia avrebbe compiuto 100 anni. Torinese, scomparso il 3 agosto 2010, è stato una delle figure simbolo del mondo economico e culturale piemontese. Fondatore di Ersel, oggi tra i maggiori gruppi bancari privati in Italia, è stato tra i promotori - e presidente - della Consulta per la valorizzazione dei Beni artistici e culturali, nonché tra i fautori della Fondazione Teatro Regio.

Eredita la passione per la finanza dal padre Giuseppe, agente di cambio, passione che trasmette al figlio Guido, attuale presidente Ersel. Personalità poliedrica, campione di scherma e con una inclinazione per l'arte, il suo più grande amore è stata la musica. A un secolo dalla nascita, la Fondazione a lui intitolata e presieduta dalla figlia Paola Giubergia, ha voluto dedicargli un concerto in programma giovedì all'Auditorium Giovanni Agnelli.
 

Dottoressa Giubergia, qual era il rapporto di suo padre con la musica?


«La amava profondamente. In salotto aveva un angolo tutto suo, l'unico lusso che si concedeva era relativo ai dispositivi che sceglieva di ottima qualità. Era un audiofilo raffinato e viveva l'ascolto in maniera intima. Adorava anche andare ai concerti e mi ci ha portato fin da bambina».
 

Cosa prediligeva?


«La classica, con un particolare interesse per autori romantici. Per questo ci è parso adatto il programma del concerto di giovedì che vedrà la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen diretta da Riccardo Minasi alle prese con tre capisaldi della musica romantica tedesca. In più, come solista al pianoforte ci sarà Beatrice Rana, straordinario talento». [...]
 

Suo padre è stato un uomo noto per sobrietà e riservatezza, ma pure perle doti umane e la generosità. Qual è il suo lascito umano e culturale?


«Una forte eredità morale, poi il senso di famiglia e un'importante impronta di rettitudine. In aggiunta la volontà di aiutare le persone in difficoltà - in particolare i bambini - e di sostenere le arti».
 

Cosa che state portando avanti attraverso due Fondazioni, a cominciare da Paideia, tra le onlus più presenti e attive sul territorio nazionale.


«Fu sua l'idea di crearla in memoria del padre Giuseppe con l'obiettivo di sostenere famiglie con bimbi in difficoltà, offrendo accoglienza e sostegno, prendendosi cura pure di genitori, fratelli, sorelle e nonni».
 

Passando per la Fondazione Renzo Giubergia.


«Creata nel 2012 sostiene i giovani musicisti, anche col conferimento di un premio annuale a un interprete emergente. Questo è stato possibile grazie alla sintonia che si era creata con Francesca Gentile Camerana che con l'Associazione De Sono ci ha permesso di portare avanti progetti comuni». [...]

Intervista a
Paola Giubergia

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