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Che i mercati finanziari offrano sempre opportunità di guadagno è una convinzione di molti, messa a dura prova da un anno, il 2018, che sarà ricordato come uno dei più difficili del dopoguerra.
Come scrive Bloomberg “Il peggior anno per fare soldi dal 1972”. Le rare occasioni redditizie sono rimaste limitate a pochissimi lidi, e quasi tutti molto distanti dalle tradizionali traiettorie di chi investe. Nell’anno che si è appena chiuso sono cadute tutte le asset class: dalle azioni, alle obbligazioni, alle valute, fino alle materie prime
e agli strumenti alternativi. In piedi, a livello globale, sono rimaste soltanto piazze azionarie «esotiche» come quella della Tunisia, della Giamaica, del Qatar o dell’India.
Lorenzo Borga
Sky Tg24
“Ci vogliono 20 anni per costruirsi una reputazione e solo 5 minuti per rovinarla per sempre”. Donald Trump avrebbe forse dovuto ascoltare i consigli di Warren Buffett prima di lanciarsi negli annunci di nuovi dazi nel cosiddetto “Giorno della liberazione”.
L'offerta di Mps su Mediobanca e quella di Unicredit su Banco Bpm sono a sconto per 350 e 700 milioni Cruciali le prossime assemblee. Carlo De Vanna, Co-responsabile della gestione sul mercato azionario italiano di Ersel, ne parla ad Affari&Finanza.
Dopo l’annuncio dei nuovi dazi Usa e la risposta immediata della Cina, i mercati europei crollano. L’indice Ftse Mib guida i ribassi. Gli analisti vedono in arrivo nuove fasi di volatilità, ma anche spazi di ripresa e miglioramento. Mattia Rossetti, Responsabile Financial Advisory Ersel: “Per salvarsi serve diversificare”.
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