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Carlo De Vanna
Intervista a
Team Investimenti Equity Italia
Fonte

Milano Finanza

PAG. 9 - del 25-gen-2025
Giocatevi il risiko

Da mesi il consolidamento bancario scuote la borsa. Quale impatto avrà il blitz di Mps sui titoli protagonisti della rivoluzione in atto nel credito italiano? Ecco le oppportunità di crescita secondo gli analisti. Carlo De Vanna, Senior Fund Manager di Ersel Asset Management, ne parla a Milano Finanza.

La borsa ha già espresso il proprio giudizio sulla mossa di Montepaschi su Mediobanca: al di là delle considerazioni sulla bontà industriale dell'operazione, l'offerta è troppo bassa. Se il grande risanatore della banca senese, Luigi Lovaglio vorrà portare a compimento i propri disegni di costruzione del terzo polo del credito dietro a Intesa Sanpaolo e a Unicredit, mettendo assieme il modello di banca commerciale di Rocca Salimbeni con quello incentrato sull'investment banking e wealth management di Piazzetta Cuccia, dovrà rilanciare.

Sul listino azionario milanese, da offerta a premio, quella di Mps su Mediobanca ha subito fatto testacoda diventando a sconto. Venerdì 24 gennaio Rocca Salimbeni ha registrato la peggiore prestazione del Ftse Mib perdendo il 6,91% a 6,492 euro. Mediobanca invece ha chiuso la seduta in testa al listino con un +7,72% a 16,47 euro. Ai valori di giovedì 23 gennaio l'ops valutava Mediobanca 15,992 euro per azione, pari a 13,3 miliardi totali (contro 12,7 miliardi di capitalizzazione), ma dopo la reazione di borsa il concambio di 2,3 titoli a uno si è tradotto in 14,93 euro per azione e 12,4 miliardi di market-cap.

Di necessità di rilancio hanno parlato anche tutti gli analisti nei report usciti subito dopo il nuovo blitz sullo scacchiere del risiko bancario italiano. L'ultimo tentativo di consolidamento arriva in un settore da mesi in fermento, complice la necessità per gli istituti di credito di aumentare le proprie dimensioni per ottenere sinergie operative e rafforzare la propria posizione competitiva in uno scenario di tassi in calo che erode il margine di interesse. 

Quale sarà però l'impatto della volontà di takeover senese sugli altri titoli a Piazza Affari che in questi mesi hanno preso parte al grande ballo del consolidamento bancario o che potrebbero ancora avere un ruolo in un gioco di mosse e contromosse difficile ormai da fermare?

Secondo alcuni analisti, la mossa di Mps spiana a Unicredit la strada verso la banca di Piazza Meda. «Dopo aver acceso la luce verde sul disegno di Lovaglio che coinvolge Mediobanca, difficilmente il governo ostacolerà con il golden power e negherà il via libera all'ops del gruppo di Andrea Orcel su Banco Bpm», spiega  Carlo De Vanna, Co-responsabile della gestione sul mercato azionario italiano di Ersel. Al momento gli analisti sono positivi sul titolo dell'istituto guidato da Giuseppe Castagna (4 outperform, 6 hold e 6 buy), ma il target price medio è di 7,92 euro, circa il 6% inferiore alla chiusura delle azioni di venerdì 24 gennaio.

Il prezzo è più alto di oltre il 18% di quanto Unicredit ha messo sul tavolo per inglobare la banca milanese ma è sotto la chiusura di venerdì (8,41 euro). Questo probabilmente si spiega col fatto che gli analisti si attendono un rilancio da parte di Orcel, ma che l'azione ha già corso troppo. [...]

Piazza Gae Aulenti invece è la grande protagonista del risiko tricolore, impegnata anche sul fronte del consolidamento bancario in Germania dove ha prenotato il 28% di Commerzbank. Il blitz senese aumenta le probabilità di successo di Orcel nei confini nazionali. Dopo una lunga cavalcata del titolo che ha visto negli ultimi tre anni Unicredit salire in borsa del 240%, gli analisti continuano a esser positivi sull'azione (10 outperform, 5 buy e 5 hold). Il target price medio è di 44,5 euro, superiore però di solo 1'1,7% rispetto alla chiusura di venerdì. [...]

«Portati a casa gli accordi di bancassurance, la celebrazione delle nozze fra Pop. Sondrio e Bper avverrà quando deciderà Unipol, che stabilirà anche i relativi concambi», spiega De Vanna. Il blitz del Monte e il pallino del risiko in mano alla compagnia bolognese tolgono appeal speculativo ai tre titoli, tanto che il target price medio della banca guidata da Gianni Franco Papa corrisponde all'attuale valore di borsa del titolo, mentre quelli di Unipol e di Sondrio viaggiano sotto di circa un euro rispetto alle chiusure di venerdì. Spazio per crescere non ce n'è. 

Intervista a
Carlo De Vanna

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