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Con la mostra dedicata alla Photo League, nel 2004, Ersel ha ospitato le opere di autori quali Henri Cartier-Bresson, Weeggee, Dorothea Lange, Lewis Hine, Edward Weston, Berenice Abbot, Ansel Adams, Eugene Smith e Paul Strand.
Tra il 1936 ed il 1951 a New York, i membri della Photo League, riconoscendosi negli insegnamenti di Lewis Hine che definiva il proprio lavoro “fotografia sociale”, per differenziarlo nei modi e negli intenti dal puro reportage, condividevano la convinzione che la fotografia fosse arte e che la sua estetica fosse un veicolo essenziale per il “messaggio”. Photo League focalizzò la sua attenzione sulla vita della gente comune di New York e sulla documentazione delle manifestazioni politiche. Le immagini erano il frutto di uno stretto rapporto con la vita e la quotidianità dei quartieri per la maggior parte quartieri operai, a forte insediamento etnico. Il lavoro era organizzato in “Features Group”, gruppi di fotografi che per un certo periodo si concentravano su una determinata zona di New York e passavano tutto il tempo disponibile a registrarne l’esistenza. Purtroppo questo spirito si scontrò con l’ottuso attacco alle libertà civili portato avanti dal maccartismo, che accusò Photo League di essere un’organizzazione sovversiva antiamericana; un attacco così violento da obbligarla a chiudere i battenti nel 1951.
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