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L'azienda di credito torinese si affida a una struttura leggera, composta da tre sedi "fisiche" e una sim virtuale.
Nell'era delle grandi reti distributive, degli sportelli leggeri, delle boutique finanziarie o dei personal financial advisor è possibile sopravvivere e crescere senza sportelli e reti di vendita? A Ersel, frutto dell'evoluzione dello storico studio Giubergia, pensano evidentemente di si.
Lo dicono i numeri: 7,7 miliardi di euro di attività gestite, obiettivo raggiunto con le sole tre sedi di Torino, Milano, Bologna, e una struttura organizzata che conta all'incirca 160 persone. In queste poche cifre ci sono contemporaneamente i punti di forza e di debolezza della struttura del gruppo torinese che può contare, in prospettiva, soprattutto sul consolidamento dei rapporti con la clientela private e gli high net worth individual, i possessori di grandi patrimoni. (...)
Uno dei punti più importanti dell'offerta di Ersel è rappresentato dai fondi hedge, settore nel quale la società torinese ha iniziato ad operare con largo anticipo rispetto agli altri intermediari, ma la cui operatività richiede attualmente ancora soglie molto elevate anche per la clientela private. (...)
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