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Il Mondo

IL MONDO - PAG.85 - del 24-apr-2009

Chi ha accusato i fondi hedge di non essere in grado di difendere gli investimenti di portafoglio dagli artigli della crisi potrebbe doversi ricredere . E magari, accettare la tesi formulata dagli analisti più esperti, secondo cui la débâcle registrata dai fondi di fondi alternativi nell'ultimo quadrimestre del 2008 è stata una situazione circoscritta, che non si sarebbe mai realizzata senza la concomitanza di eventi eccezionali ed esterni al sistema. (...)

In attesa di conoscere le nuove regole, va ricordato che la maggior parte dei gestori hedge ha effettuato nei mesi scorsi un'importante riduzione della leva e ha liquidità in portafoglio. In dettaglio, nel corso del 2008 la leva media è passata da 1,7 a 1,4. Per quanto riguarda invece l'andamento delle masse in gestione l'industria degli hedge ha visto, in base alle ultime stime, la riduzione di circa il 40% delle masse gestite a fine 2008 (20% per performance negative e 20% da rimborsi), una percentuale in linea con le attese. La maggior parte di questi fondi, infatti, non ha avuto problemi a far fronte ai riscatti e ci si attende anche una stabilizzazione del patrimonio in gestione grazie alle performance positive di gennaio e febbraio e alla scrematura degli investitori (...)

"Dalla crisi del 2008 il settore esce con prospettive decisamente brillanti" afferma Andrea Nascè, direttore investimenti Ersel che aggiunge: "La violenza della tempesta distruttrice ha travolto gran parte delle attività finanziarie, lasciando enormi occasioni di profitto a gestori che sono oggi in grado di mettere in gioco tutte le strategie di intervento per approfittare di asimmetrie di valutazione che non sono mai state tanto allettanti". (...)

"I sopravvissuti a questa selezione darwiniana" prosegue Nascè, "sono fondi che hanno superato le peggiori condizioni operative di sempre e ci appaiono quindi decisamente rafforzati in termini di credibilità delle loro caratteristiche strutturali, spesso demonizzate dalla stampa internazionale. Chi oggi si affaccia al mercato degli hedge ha la possibilità di selezionare opportunità di investimento precedentemente inacessibili, rese possibili da organizzazioni dotate di requisiti professionali ai massimi standard qualitativi di sempre". "I team di gestione si contendono continuamente i migliori talenti e possono oggi approfittare delle situazione di discontinuità emerse nei mesi recenti" tiene a precisare Nascè.

A questo va poi aggiunto che si prevedono più controlli con la registrazione dei fondi hedge, limiti all'uso della leva finanziaria, la preferenza per le strategie trasparenti e perfino una tendenza a ridurre le commissioni di gestione. Il settore è, infatti, oggi meno caro per gli investitori: la clausola di high water mark (il segno dell'acqua alta, che in gergo indica il livello massimo di valore nel tempo segnato dalla quota dell'hedge fund) permette infatti alle società di gestione di prelevare le commissioni di performance solo se sono state recuperate le perdite pregresse.

In tutti i casi, rimanere investiti in hedge fund conviene perchè rappresentano la miglior asset class nei momenti di stress. I fondi di fondi hedge perdono meno del mercato azionario nei mesi bui: la media nei mesi negativi da gennaio '98 mostra un arretramento medio dei fondi di fondi hedge dello 0,75% contro il -3,76% degli indici di Borsa. (...)

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