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Settimana povera di evidenze dal punto di vista macro. Il timore che anche per quest’anno vi sia la possibilità di vedere un rallentamento della crescita a partire dalla primavera, come già successo nel 2010 e soprattutto nel 2011, non ha trovato conferma nei dati recenti.
Nel corso delle ultime settimane sono state pubblicate alcune tra le più rilevanti statistiche mensili, come gli indici ISM manifatturiero e non, gli ordinativi di beni durevoli, i redditi e consumi personali di marzo e i dati sul mercato del lavoro.
Le ultime settimane sono state caratterizzate da un ritorno della volatilità sui mercati finanziari in buona parte riconducibile al riaffiorare dei problemi relativi ai debiti europei, ma anche a seguito di alcuni dati macroeconomici al di sotto delle attese negli USA.
Settimana ricca di statistiche macro, soprattutto per quanto riguarda l’economia reale. I dati sugli ordinativi di beni durevoli, dopo alcuni mesi di stagnazione sono risultati in progresso nella lettura di febbraio, rendendo verosimile un contributo positivo degli investimenti per il Q1.
I dati mensili sull’economia USA continuano ad essere moderatamente favorevoli, tanto che le case di investimento che si collocavano nella parte bassa della forchetta di consenso hanno rivisto leggermente al rialzo le stime per il primo trimestre a valori prossimi al 1,5% rispetto al precedente 1%.
Le statistiche macro più rilevanti della settimana sono state quelle relative al mercato del lavoro. L’esito del sondaggio è stato nel complesso favorevole, con una creazione di occupati superiore alle attese, revisioni al rialzo dei dati precedenti e tenuta del tasso di disoccupazione dopo i vistosi ribassi dei mesi scorsi.
Sia le statistiche di economia reale che i dati di sentiment diffusi in settimana sono risultati al di sotto delle attese in taluni casi anche in misura significativa. I dati di gennaio per investimenti e consumi descrivono un avvio del primo trimestre 2012 in sordina.
Nel complesso l’esito dei dati macro americani non è stato particolarmente positivo, dato che le statistiche, soprattutto quelle relative all’economia reale sono state leggermente al di sotto delle attese, come ad esempio i dati sulle vendite al dettaglio, la produzione industriale e i permessi all’edilizia.
In settimana non vi sono stati dati rilevanti per quanto riguarda gli Stati Uniti, fatta eccezione per il dato in calo della fiducia dei consumatori. Il mercato del lavoro USA Dopo l’esito sorprendente dei dati sul mercato del lavoro della scorsa settimana il focus rimane puntato su questa importante variabile economica.
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