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Fonte

Corriere della Sera

CORRIERECONOMIA - PAG. 29 - del 23-giu-2008

In testa alle preferenze la stabilità del patrimonio. Così le boutique adeguano la gestione finanziaria

Hanno scommesso sui fondi hedge e ne hanno fatto l'asse portante della propria offerta di private banking. Tra i gruppi molto focalizzati sulle gestioni alternative spicca Ersel lo storico marchio torinese, con una raccolta di 7,4 miliardi di euro e tre grandi centri a Torino, Milano e Bologna.

"Una caratteristica essenziale della nostra società è l'indipendenza, che ci permette di avere interessi allineati a quelli del cliente" sottolinea Silvio Bencini, direttore private banking di Ersel . "Nei nostri portafogli i fondi hedge hanno un peso rilevante perché crediamo che lo strumento sia molto valido nonostante le difficoltà degli ultimi mesi", aggiunge.

L'esigenza di trovare una mediazione tra la riduzione del rischio e le opportunità di investimento che si presentano nell'attuale difficile fase di mercato ha indotto il gruppo a mettere a punto nuovi prodotti. Ersel ha ampliato l'offerta nel campo degli investimenti alternativi lanciando di recente un fondo di private equity strutturato in modo da poter investire anche nel mercato delle piccole società quotate. A questo si aggiunge un fondo immobiliare concentrato sullo sviluppo del patrimonio.

Professionalità, performance degli investimenti e completezza dei servizi prestati sono caratteristiche essenziali nella scelta del proprio private banker come risulta anche dall'indagine Italian Private Banking Survey 2006/07 condotta da PricewaterhouseCoopers .

Leggi l'articolo Le_piccole_sartorie_ridisegnano_modelli.pdf

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Corriere della Sera

CORRIERECONOMIA - PAG. 29 - del 23-giu-2008

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