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La Stampa

LA STAMPA - PAG. 21 - del 15-nov-2004

Forum. Rivedere gli investimenti ogni anno

"Tenendo conto degli obiettivi del professionista e della sua propensione al rischio consigliamo un'asset allocation bilanciata con un'ampia diversificazione, sia per strumenti finanziari che geografici (30% azionario; 50% obbligazionario; 20% in un fondo flessibile).

La parte azionaria va ripartita equamente tra azioni italiane e mercati internazionali. In Italia preferiamo titoli con alto dividendo, tra cui molte aziende a larga capitalizzazione nel settore dei servizi (Eni, Tim, Telecom, Enel oltre ad alcune banche ed assicurazioni) per almeno il 10% del patrimonio, mentre il 5% può essere indirizzato verso un fondo imprese che investe in società a piccola e media capitalizzazione con buone prospettive di crescita. Il rimanente 15% in un fondo azionario globale: privilegiamo l'area orientale e, a livello di settori, l'energia. Se la componente azionaria ha l'obiettivo di fornire una crescita reale del patrimonio nel medio periodo superiore a quella degli investimenti a reddito fisso, l'altra metà del patrimonio, quella investita in obbligazioni, intende garantire una redditività costante e stabilizzarne la crescita.

Nel comparto obbligazionario tre le tipologie di investimenti: una quota del 20% in titoli di Stato area euro con una durata media (3/5 anni); un altro 20% in obbligazioni legate all'inflazione (i Btp emessi dal tesoro italiano offrono buoni rendimenti) che proteggono maggiormente da eventuali rialzi dell'inflazione; il restante 10% va indirizzato verso titoli obbligazionari ad alto rendimento (titoli di aziende o di paesi emergenti); un investimento da effettuare con fondi comuni, per ridurre e diversificare i rischi. Il restante 20% va in un fondo flessibile a ritorno assoluto, svincolato da qualsiasi benchmark di riferimento, in grado di fornire ritorni significativamente superiori ai tassi monetari senza assumere rischi eccessivi. Il fondo in oggetto deve consentire di sfruttare dinamicamente le molteplici opportunità che i mercati finanziari offrono con un attento controllo del livello dei rischi assunti. 

Suggeriamo di rivedere l'asset allocation almeno una volta l'anno in funzione dell'andamento dei mercati e di eventuali nuove esigenze familiari".

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La Stampa

LA STAMPA - PAG. 21 - del 15-nov-2004

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Ersel